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IL NOSTRO SINDACATO STA RINNOVANDO GLI ACCORDI CON I COMUNI MANTOVANI PER OTTENERE AGEVOLAZIONI E BENEFICI PER I PENSIONATI E I LAVORATORI DEL TERRITORIO.(vedere il menù NEGOZIAZIONE SOCIALE)

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vademecum anziani 2018 simboli

Il vademecum dell'anziano è aggiornato a Settembre 2024! 

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INTERVENTO DI ALDA FERRARI SEGRETARIA SPI MANTOVA ATTIVO DEI DELEGATI CGIL MANTOVA ( MAMU ) 01 GIUGNO 2022

INTERVENTO DI ALDA FERRARI SEGRETARIA SPI MANTOVA

ATTIVO DEI DELEGATI CGIL

MANTOVA ( MAMU ) 01 GIUGNO 2022

Stiamo vivendo tempi difficili, complessi e purtroppo violenti dei quali non riusciamo a vederne la fine. Siamo tutti consapevoli che noi cittadini europei non potremo ritornare ad una vita di pace e di benessere sociale senza significativi cambiamenti strutturali, che in quanto tali saranno, loro volta, frutto di altre frizioni e contrapposizioni sociali.

I motivi del nostro malessere sono molti e quindi ne farò solo un elenco parziale lasciando ad altri considerazioni e analisi più approfondite.

Una causa del nostro malessere è la povertà : è una condizione che i collaborati dello SPI il Sindacato Pensionati della CGIL nelle sedi e nelle nostre permanenze, (che ricordo sono una ottantina in provincia di Mantova), toccano con mano tutti i giorni ascoltando le persone che si rivolgono ai nostri sportelli. La grave crisi economica del 2008 ha triplicato il numero dei poveri (che sono il 9,4 della popolazione -dati Istat), ha ampliato il divario tra ricchi e poveri, aggravato da una mancata e significativa redistribuzione della ricchezza prodotta, dalla precarietà lavorativa, dal lavoro che manca, a cui nel nostro paese si aggiunge la instabilità politica (in 4 anni di legislatura si sono alternati 3 governi con tre maggioranze contrapposte l’una all’altra) situazione questa che chiaramente non consente di fare riforme in grado di pianificare il futuro.

Sono queste sfide durissime da affrontare, il sindacato le sta contrastando, - la manifestazione a Roma del 18 giugno ha anche queste finalità -, peccato però che l’iniziativa non sia stata da tutti condivisa: credo che sia necessario cercare l’unità sindacale, pur conoscendone le difficoltà che si frappongono per riuscire a raggiungerla. Ma oggi tutto è complicato, non c’è niente di facile; però sappiamo che solo unendo le forze, aumentano le possibilità di migliorare le nostre condizioni.

Poi in questi due anni la situazione si è fortemente aggravata con la pandemia di covid: si sono palesate a tutti le carenze del nostro sistema sanitario in particolare di quello lombardo: è fortemente aumentata la solitudine degli anziani ma anche dei giovani – è di questi giorni la messa a disposizione di risorse per sostenere il ricorso alle terapie psicologiche per curare queste patologie – e poi questi due anni hanno causato ai nostri giovani carenze scolastiche e formative, un fardello che graverà sul loro futuro, quello dei nostri figli e dei nostri nipoti.

C’è un altro argomento che voglio portare alla vostra attenzione e riguarda il genere femminile. Mi riferisco a ciò che sta accadendo in Afghanistan e in Ucraina, anche se situazioni simili pur in misura meno eclatante si verificano un po’ in tutto il mondo. L’autunno scorso il coordinamento donne dello SPI insieme alle donne della CGIL hanno incontrato Giuliana Sgrena, giornalista esperta di questioni mediorientali per parlare delle donne afghane; ci aveva detto che i talebani erano inaffidabili che si sarebbero rimangiati le promesse fatte al momento della presa di potere avvenuta qualche mese prima e così purtroppo è avvenuto: il diritto all’istruzione, il diritto al lavoro finanche il diritto di esistere come essere umano sono stati spazzati via uno dopo l’altro: è del 7 maggio la direttiva che obbliga le donne ad indossare il burqa, quella palandrana che le copre dalla testa ai piedi con una piccola rete in corrispondenza degli occhi per vedere dove mettere i piedi. Se non lo vogliono indossare, le donne possono stare chiuse in casa, tutto questo per la loro sicurezza. Ma la sicurezza di chi? dei talebani presumo, perché le donne afghane non hanno mai chiesto che qualcuno pensi alla loro sicurezza, anzi hanno messo a frutto i venti anni intercorsi dalla fine dal precedente governo talebano per studiare, per lavorare, per fare sport, per ballare, per fare musica, insomma per vivere. Sono determinate a non mollare, le donne afghane, anche se queste ulteriori ristrettezze complicano ulteriormente la situazione: da parte nostra faremo di tutto per non lasciarle sole.

E poi il 24 febbraio c’è stata l’invasione dell’Ucraina, una guerra in piena forma ma sempre negata dall’invasore, da Putin, che, convinto di essere accolto come il liberatore, si è trovato di fronte la resistenza di tutta la popolazione ucraina e la condanna dell’intera Europa.

In Ucraina la violenza e i crimini di guerra si perpetrano sulla popolazione inerme costituita per lo più da vecchi, da malati, da bambini e da donne che accudiscono gli uni e gli altri. Persone che non sono riuscite a scappare per tempo, o che non sono morte sotto i bombardamenti o sulle auto mentre cercavano scampo altrove. E lo stupro è utilizzato dai soldati russi e ceceni come arma, certo non ufficiale, ma usata e si dice consentita dai capi militari. E’ annoverato tra i crimini di guerra, si stanno raccogliendo dati e testimonianze, si parla di diverse migliaia di casi tutti raccapriccianti, di violenze di abusi sessuali perpetrati non solo sulle donne ma pure su vecchi e bambini anche di pochi anni. Sono ferite che segnano duramente chi le ha subite e chi ne è stato testimone, ferite che nessuna giustizia umana potrà mai sanare.

Mi rendo conto di aver condiviso con voi le mie preoccupazioni su quanto sta avvenendo, e con esse l’amarezza nel riscontrare l’incapacità politica a trovare soluzioni efficaci alla risoluzione dei problemi che si sono sovrapposti, che si sono aggrovigliati l’uno all’altro.

Per concludere, parafrasando Dante, in questo girone infernale che non sembra aver fine, noi donne e uomini dello SPI non smettiamo di ascoltare le persone che si approcciano ai nostri sportelli, informandoli dei loro diritti e degli aiuti messi in campo per soccorrere le persone in difficoltà, non smettiamo di mantenere viva la memoria della storia e delle lotte che hanno visto protagonisti i nostri padri e le nostre madri coinvolgendo le scuole e i giovani, non smettiamo di progettare il futuro anche se per noi la probabilità di vita si riduce considerevolmente ogni anno che passa e nonostante tutto in questo girone infernale non smettiamo ripeto non smettiamo di sperare di farcela ad uscire a rivedere le stelle.

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Nuovo servizio SPI per gli ultraottantenni

spicgil

MANTOVA

 

Lo SPI di Mantova mette a disposizione di tutti i Pensionati ultraottantenni la propria organizzazione per aiutarli, dove ce ne fosse la necessità, a prenotare per loro il vaccino Covid 19. Segue il link delle sedi in cui siamo presenti con le permanenze:

(CLICCARE QUI PER VISUALIZZARE LA LISTA DELLE PERMANENZE!)

Per gli anziani in grado di navigare in Interenet seguono i due link che portano direttamente alla pagina dove una volta dato il consenso alla vaccinazione si può procedere con l'inserimento dati.

https://vaccinazionicovid.servizirl.it/campagna-vaccinale-covid/

https://vaccinazionicovid.servizirl.it/

NOTA: In questa prima fase è richiesto al cittadino ultraottantenne l’inserimento dei propri dati.

Per verificare che il numero di cellulare inserito sia corretto il Sistema invia all’utente un SMS contenente un codice di verifica per la sua validazione.

Nel caso in cui il cittadino sia sprovvisto di un numero di cellulare è possibile inserire un numero di telefono fisso.

Per proseguire con la richiesta è necessario esprimere la volontà di aderire alla campagna vaccinale anti Covid-19.

Al termine della procedura il sistema genera una ricevuta contenente il numero di richiesta adesione e un riepilogo dei dati forniti.

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Premiazioni Concorso LiberEtà 2020.

spicgil                 logo libereta 2020 

 

Concluso il concorso di LiberEtà di poesie, racconti e fotografie

Le opere sono state scelte da due giurie una popolare e una tecnica.

Per assistere in diretta streaming all'evento visualizzare la locandina con le informazioni.

(cliccare qui per visualizzare la locandina!)

 

Le opere ammesse alle finali

Comunichiamo l'elenco delle opere del nostro territorio che hanno partecipato alle finali del concorso:

RACCONTI: "L'orologio di Settimio" di Nerino Vanoni, "Una vacanza ai tempi del coronavirus" di Giorgio Pellacani, "La strana pianta" di Lino Rezzaghi.

POESIE: "La brina" di Nerino Vanoni, "La torre di Poggio Rusco" di Idinuccia Simoncelli, "Corri bambino corri" di LIna Siliprandi, "Creatività e saggezza dell'anziano" di Aldo Guernieri.

Il link per raggiungere la pagina del sito dello SPI LOMBARDIA che contiene l'elenco completo delle opere ammesse alla finale è il seguente: http://www.spicgillombardia.it/area-benessere/giochi-liberta/edizione-2020/poesie/ 

oppure per ulteriori dettagli sul concorso cliccare qui!

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COMUNICAZIONI ANPI 2021-2023

logo ANPIAssociazione Nazionale Partigiani d’Italia

Provincia di Mantova

Utilizzare l'indirizzo e-mail:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.   per contattare l'Associazione

All'ANPI di Mantova è stato concesso questo spazio per comunicare le proprie iniziative:

(cliccare sull'argomento per visualizzare il documento)

 ANNO 2023

GENNAIO - OTTOBRE:

 

ANNO 2022

GENNAIO - NOVEMBRE:

  

ANNO 2021

GENNAIO - DICEMBRE:

Il "patriota"

NOVEMBRE:

17° CONVEGNO NAZIONALE ANPI

 

GENNAIO:

COMUNICATO ANPI 25/01/2021

UNIAMOCI PER SALVARE L’ITALIA - Appello di Associazioni, Movimenti, Partiti, Sindacati nazionali

 

(CLICCARE QUI PER VISUALIZZARE GLI ARTCOLI DEGLI ANNI PRECEDENTI!)

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GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE 2020

                                                                                                 coordinamento donne

25 NOVEMBRE

GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

 

Nonostante la drammatica situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo, la CGIL di Mantova e il Coordinamento Donne Spi-Cgil, unitamente a tutte le categorie impegnate quotidianamente nei luoghi di lavoro per prevenire e contrastare ogni forma di violenza e di discriminazione di genere, non vogliono rinunciare a riflettere collettivamente sul fenomeno della violenza sulle donne, di cui purtroppo si registrano ancora molteplici forme ed episodi.

Per questo motivo lunedì 30 novembre, con modalità a distanza, alle 17.30, presenteranno l’ultimo libro di Luca Martini, “Io sono Mia”, Edizioni Capovolte, alla presenza dell’autore.

Il libro restituisce un viaggio attraverso 9 centri anti-violenza della rete Di.Re, con attenzione partecipata alle storie delle donne che vi sono state accolte e che, grazie alla competenza, alla dedizione e alla solidarietà delle operatrici, sono riuscite a riprendere in mano la propria vita. Quest’indagine appare particolarmente preziosa per comprendere in profondità le difficoltà che incontrano non solo le donne vittima di violenza, ma anche quelle che lavorano per aiutarle a ritrovare la propria libertà.

L’evento, organizzato dalla CGIL e dal Coordinamento Donne Spi- CGIL, sarà anche l’occasione per dialogare con la presidente della Cooperativa Centro Donne di Mantova, Claudia Forini, che porterà l’esperienza del centro antiviolenza mantovano in questo tragico 2020, nel quale purtroppo si è ulteriormente aggravata la situazione di molte donne costrette a convivere con uomini maltrattanti.

Introdurrà l’iniziativa Donata Negrini, segretaria provinciale della CGIL di Mantova

Si invitano lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, cittadine e cittadini, a partecipare,

collegandosi al link

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(CLICCARE QUI PER VISUALIZZARE IL VOLANTINO!)