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Newsletter n.39/40 del 26/12/2023

In questo n. 40 del 26/12/2023 parliamo di:

Il c.d. "*Decreto Lavoro 2023*

https://newsletter.sinvia.it/spimantova/lt.php?tid=sYTT+Cp//z+e7M2BfL8wOG3O24KNYihFtNRnUWL4veWh9alxF6TFm7ga2XKb0VU3

" (D.L. 4 maggio 2023, n. 48, convertito con modificazioni in

*Legge 3 luglio 2023, n. 85*

https://newsletter.sinvia.it/spimantova/lt.php?tid=gI+OskcQSp6y830idnngnm3O24KNYohFtNRnUWL4veWh9alxF6RFm7ga2XKb0VU3

ha introdotto nuove misure di inclusione sociale e lavorativa, istituendo, tra gli altri, l'Assegno di inclusione.

1- Assegno di inclusione< https://urlsand.esvalabs.com/?u=https%3A%2F%2Fnewsletter.sinvia.it%2Fspimantova%2Flt.php%3Ftid%3D5VievwSeJ5S9xV5LEsrqYdJa6PWmT3l8hZbXA9HAKkGSrkM9Sf6knKDVQuHngMxl&e=dbae357a&h=cea85f5c&f=y&p=n >

Cos'è

L'Assegno di inclusione sarà riconosciuto a decorrere dal primo gennaio

2024 quale misura di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, condizionata al possesso di requisiti di residenza, cittadinanza e soggiorno, alla prova dei mezzi sulla base dell'ISEE, alla situazione reddituale del beneficiario e del suo nucleo familiare e all'adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa.

A chi è destinato

L'Assegno di inclusione è riconosciuto ai nuclei familiari che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni:

con disabilità;

minorenne;

con almeno 60 anni di età;

in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.

Ai fini della determinazione del beneficio spettante, attraverso una scala di equivalenza si tiene conto dei componenti in una delle condizioni sopra indicate, nonché del componente che svolge funzioni di cura con riferimento alla presenza di minori di 3 anni di età, di 3 o più figli minorenni ovvero di componenti con disabilità o non autosufficienti.

...per continuare la lettura clicca qui< https://urlsand.esvalabs.com/?u=https%3A%2F%2Fnewsletter.sinvia.it%2Fspimantova%2Flt.php%3Ftid%3D2nQikZLupfKpB9BJwhzuwdJa6PWmT2l8hZbXA9HAKkGSrkM9Sf5knKDVQuHngMxl&e=dbae357a&h=3ca4d932&f=y&p=n >

3 - *IL FUTURO HA BISOGNO DI NOI *

*FERDINANDO COLLEONI Segretario generale Spi Cgil di Mantova*

Mantova 25/12/2023

Carissime iscritte e Carissimi iscritti dello Spi Cgil di Mantova,

il mese di dicembre ha la magia di richiamare al ricordo tutta una serie di gesti, di abitudini, e persino di riportare alla memoria l'anno che ha accompagnato ciascuno di noi. E il letargo delle attività dopo gli svaghi dell'estate. È l'avvicinarsi del capodanno nella vita di tutti noi.

L'avvicinarsi dell'inizio dell'anno è anche l'occasione della formulazione dei buoni propositi, il momento in cui si affidano promesse all'anno che verrà, confidando di vederle realizzate nel corso di esso. Viviamo ancora in una bolla, resa più spessa dagli effetti della pandemia, non del tutto sopiti, i cui strascichi sono oggi palpabili, e dall'aumento del terrorismo, della barbarie, che le guerre scatenano attorno a noi. Una bolla... che è difficile far esplodere, o la cui esplosione può fare molto danno al mondo. Se nel mondo i venti di guerra sono sempre più forti, quelli dall'Ucraina al Medio Oriente vengono a toccare da vicino le frontiere dell'Unione Europea e, ora più che mai, sono venti poco rassicuranti e portatori di instabilità. Ora più che mai l'Unione Europea, dovrà rispondere, senza indugiare, alla esigenza di dotarsi di procedure di decisione necessarie per far fronte alle grandi sfide che pongono i veloci cambiamenti in corso sulla scena internazionale. Le elezioni europee 2024 saranno un momento chiave per il futuro, che dovrà stabilire se andremo verso una sovranità o un sovranismo fra nuova e vecchia Europa. Vedremo se saremo in grado di costruire un adeguamento della capacità di risposta della UE alle molteplici crisi mondiali che le pongono sfide ineludibili, allo scopo di mantenere - e anzi ampliare - la sua soggettività quale attore non secondario sullo scacchiere geopolitico internazionale. E il governo italiano come sta nei rapporti con l'Europa?

II 22 ottobre 2022 si è insediato a Roma il governo italiano più di destra ed euroscettico dal 1946. La vittoria del partito di Giorgia Meloni alle elezioni italiane ha destato preoccupazione tra le democrazie europee.

Meloni è ancora alleata di governi come quello di Orbàn in Ungheria e aspira a diventare una forza attrattiva per i sovranisti e la destra in generale. Inoltre il nostro Paese quest'anno mi sembra sia stato segnato da battute di arresto in termini di rispetto dei diritti umani e di solidarietà. Un anno difficile per i diritti civili. Un anno difficile anche sul piano dell'economia. Secondo l'indagine, della Banca d'Italia, le valutazioni sulla situazione economica generale del Paese, così come le attese sulle proprie condizioni operative, sono significativamente peggiorate rispetto a quelle rilevate nell'anno precedente. Si segnala un diffuso peggioramento delle opinioni dei consumatori sia sulla situazione personale sia su quella economica generale. La Legge di Bilancio che il governo sta approvando per il 2024 non prevede praticamente nulla in più rispetto all'anno in corso: anzi, peggiora le cose a fronte del drammatico impoverimento di milioni di persone. Lo conferma anche il rapporto

Eurostat: il 63% delle famiglie italiane nel 2O22 ha faticato ad arrivare a fine mese e la situazione nel 2023 si è persino aggravata, poiché l'inflazione ha continuato a erodere salari e pensioni. Di risultati per le lavoratrici e i lavoratori, le pensionate ed i pensionati, non ne vediamo alcuno, mentre abbondano per chi ha macinato utili, profitti ed extra profitti. Diventa ancora più urgente proseguire con un'azione di lotta per cambiare una Legge di Bilancio non all'altezza delle emergenze del Paese, che non dà risposte alle persone che rappresentiamo e che prepara un2024 di crescita allo 'zero virgola', con una crisi sociale che si acutizzerà ulteriormente. La mobilitazione intende sostenere le richieste avanzate dal Sindacato nei confronti del Governo e del Sistema delle Imprese al fine di ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali, e concreti risultati in materia di: - La tutela dei redditi dall'inflazione e aumento del valore reale delle pensioni e dei salari. - La riforma del fisco, con una forte riduzione su lavoro e pensioni. - L'incremento dei finanziamenti al sistema sociosanitario pubblico per garantire il diritto universale alla salute. - Un mercato del lavoro inclusivo per dire no alla precarietà e politiche industriali e d'investimento condivise con il mondo del lavoro. Vogliamo coniugare il cambiamento del Paese e dell'Europa con il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati, dei giovani e delle donne. Il futuro ha bisogno di noi, già adesso.

Buon 2024, da percorrere insieme

*IL FUTURO HA BISOGNO DI NOI *

Mantova 25/12/2023

Carissime iscritte e Carissimi iscritti dello Spi Cgil di Mantova, il mese di dicembre ha la magia di richiamare al ricordo tutta una serie di gesti, di abitudini, e persino di riportare alla memoria l'anno che ha accompagnato ciascuno di noi. E il letargo delle attività dopo gli svaghi dell'estate. È l'avvicinarsi del capodanno nella vita di tutti noi.

L'avvicinarsi dell'inizio dell'anno è anche l'occasione della formulazione dei buoni propositi, il momento in cui si affidano promesse all'anno che verrà, confidando di vederle realizzate nel corso di esso. Viviamo ancora in una bolla, resa più spessa dagli effetti della pandemia, non del tutto sopiti, i cui strascichi sono oggi palpabili, e dall'aumento del terrorismo, della barbarie, che le guerre scatenano attorno a noi. Una bolla... che è difficile far esplodere, o la cui esplosione può fare molto danno al mondo. Se nel mondo i venti di guerra sono sempre più forti, quelli dall'Ucraina al Medio Oriente vengono a toccare da vicino le frontiere dell'Unione Europea e, ora più che mai, sono venti poco rassicuranti e portatori di instabilità. Ora più che mai l'Unione Europea, dovrà rispondere, senza indugiare, alla esigenza di dotarsi di procedure di decisione necessarie per far fronte alle grandi sfide che pongono i veloci cambiamenti in corso sulla scena internazionale. Le elezioni europee 2024 saranno un momento chiave per il futuro, che dovrà stabilire se andremo verso una sovranità o un sovranismo fra nuova e vecchia Europa. Vedremo se saremo in grado di costruire un adeguamento della capacità di risposta della UE alle molteplici crisi mondiali che le pongono sfide ineludibili, allo scopo di mantenere - e anzi ampliare - la sua soggettività quale attore non secondario sullo scacchiere geopolitico internazionale. E il governo italiano come sta nei rapporti con l'Europa?

II 22 ottobre 2022 si è insediato a Roma il governo italiano più di destra ed euroscettico dal 1946. La vittoria del partito di Giorgia Meloni alle elezioni italiane ha destato preoccupazione tra le democrazie europee.

Meloni è ancora alleata di governi come quello di Orbàn in Ungheria e aspira a diventare una forza attrattiva per i sovranisti e la destra in generale. Inoltre il nostro Paese quest'anno mi sembra sia stato segnato da battute di arresto in termini di rispetto dei diritti umani e di solidarietà. Un anno difficile per i diritti civili. Un anno difficile anche sul piano dell'economia. Secondo l'indagine, della Banca d'Italia, le valutazioni sulla situazione economica generale del Paese, così come le attese sulle proprie condizioni operative, sono significativamente peggiorate rispetto a quelle rilevate nell'anno precedente. Si segnala un diffuso peggioramento delle opinioni dei consumatori sia sulla situazione personale sia su quella economica generale. La Legge di Bilancio che il governo sta approvando per il 2024 non prevede praticamente nulla in più rispetto all'anno in corso: anzi, peggiora le cose a fronte del drammatico impoverimento di milioni di persone. Lo conferma anche il rapporto

Eurostat: il 63% delle famiglie italiane nel 2O22 ha faticato ad arrivare a fine mese e la situazione nel 2023 si è persino aggravata, poiché l'inflazione ha continuato a erodere salari e pensioni. Di risultati per le lavoratrici e i lavoratori, le pensionate ed i pensionati, non ne vediamo alcuno, mentre abbondano per chi ha macinato utili, profitti ed extra profitti. Diventa ancora più urgente proseguire con un'azione di lotta per cambiare una Legge di Bilancio non all'altezza delle emergenze del Paese, che non dà risposte alle persone che rappresentiamo e che prepara un2024 di crescita allo 'zero virgola', con una crisi sociale che si acutizzerà ulteriormente. La mobilitazione intende sostenere le richieste avanzate dal Sindacato nei confronti del Governo e del Sistema delle Imprese al fine di ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali, e concreti risultati in materia di: - La tutela dei redditi dall'inflazione e aumento del valore reale delle pensioni e dei salari. - La riforma del fisco, con una forte riduzione su lavoro e pensioni. - L'incremento dei finanziamenti al sistema sociosanitario pubblico per garantire il diritto universale alla salute. - Un mercato del lavoro inclusivo per dire no alla precarietà e politiche industriali e d'investimento condivise con il mondo del lavoro. Vogliamo coniugare il cambiamento del Paese e dell'Europa con il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati, dei giovani e delle donne. Il futuro ha bisogno di noi, già adesso.

Buon 2024, da percorrere insieme

FERDINANDO COLLEONI Segretario generale Spi